Com’è andato (sui social) il primo mese del governo? Boom di Meloni, Salvini in calo e Calenda il più attivo- Corriere.it

Com’è andato (sui social) il primo mese del governo? Boom di Meloni, Salvini in calo e Calenda il più attivo- Corriere.it

Com’è andato (sui social) il primo mese del governo? Boom di Meloni, Salvini in calo e Calenda il più attivo- Corriere.it

Author: Claudio Bozza
Data : 2022-12-10 08:24:36
Dominio: www.corriere.it
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di Claudio Bozza

Il capo della Lega resta in pole sul numero di follower: 9,5 milioni contro i 6,5 della premier, ma il suo stile non incide più. La leader di FdI guadagna grazie ai nuovi toni istituzionali. Record di Calenda: 1.262 post in un mese, sale l’«engagement»

Com’è andato (sui social) il primo mese del governo Meloni? I profili della premier, che ha rivisto i toni rispetto alla veste di oppositrice radicale, ha incassato un boom di nuovi follower: oltre 600 mila in più tra Facebook, Instagram, Twitter e TikTok, anche perché adesso ha l’onere di parlare a tutti gli italiani e non solo ai simpatizzanti della destra. Il passaggio «dalla protesta, alla proposta» in questa fase iniziale sta premiando la premier, in linea con il gradimento record del suo partito (Fratelli d’Italia) che nei sondaggi ha raggiunto il 31,4%
. Le cose stanno andando in maniera decisamente diversa per il vicepremier Matteo Salvini, le cui interazioni sui social stanno seguendo la parabola discendente che si è cristallizzata alle urne il 25 settembre, quando la Lega ha incassato l’8,8%, un crollo rispetto al 34,3% delle Europee 2019.

DeRev, azienda di strategia digitale, ha analizzato l’andamento del gradimento virtuale dei sette principali leader di partito, scattando una foto del primo mese del nuovo esecutivo. Oltre al focus su FdI e Carroccio, da questa analisi emerge l’iperattività di Carlo Calenda, segretario di Azione,
che viene percepito come più presente esponente dell’opposizione grazie a un fuoco di fila senza pari:

1.262 i post pubblicati sui vari social tra il 23 ottobre e il 1° dicembre.

«Quella di Meloni è una parabola fisiologica — spiega il ceo di DeRev, Roberto Esposito —, ma non scontata nella sua semplicità. La premier ha una fetta di fedelissimi abituati a ben altri toni, il rischio di scontentarli era forte ed è un pericolo che resterà perennemente dietro l’angolo. Intanto è l’unica ad aver inaugurato un format post-voto, che le permette di mantenere vivo il dialogo con gli utenti, non soltanto per informarli, ma anche per avere feedback e studiare cosa rimanda la pancia del Paese».

Riguardo Matteo Salvini, che pur detiene saldamente il record assoluto di follower (9,5 milioni sommando tutti i social, mentre Meloni si ferma a 6,5 milioni), dall’approfondito monitoraggio di DeRev non emerge un quadro positivo: «Da quando ha assunto il ruolo di ministro delle Infrastrutture — si legge nello studio — il leader della Lega risulta infatti sostanzialmente statico su Twitter e Facebook e in calo per numero di follower ed engagement su Instagram. Il suo stile comunicativo appare ormai superato».

Mentre Silvio Berlusconi, sui social, si inserisce «in modo equilibrato, con una media di pubblicazioni giornaliere molto bassa (0,87%), ma che, grazie all’oculata scelta dei contenuti e del tono di voce,
gli consente una crescita stabile seppure minima dei follower». Un risultato che il leader di Forza Italia porta avanti di pari passo con «la costruzione di un personaggio che si pone come padre nobile di questo governo», proiettata al ruolo di mediatore tra gli altri leader di maggioranza.

Il giudizio del monitoraggio è negativo per Enrico Letta, che dopo il insufficiente risultato elettorale ha annunciato l’addio alla segreteria del Pd. Su Facebook, tra i leader di partito è ultimo, con appena 151 mila follower. Mentre è ulteriormente calato l’indice dell’«engagement», il parametro che misura la capacità di coinvolgere i follower.

Un obbiettivo che, invece, risulta essere stato centrato da Carlo Calenda, che ha aumentato più di tutti (4,7%) l’indice di «engagement» (media delle interazioni) sfruttando proprio il suo profilo di oppositore del governo, ma criticando duramente e costantemente il Pd, con l’obiettivo di erodere consensi al suo ex partito.

Lo studio di DeRev definisce infine «appannato» il profilo di Giuseppe Conte. «Dal momento del voto, nonostante il suo piglio da opposizione, il leader del M5S ha però continuato a registrare una piccola ma costante emorragia di follower (-8.945 su Instagram e -4587 su Facebook nel periodo di riferimento) — si legge nell’analisi dell’azienda di strategia digitale —, che è un indicatore di come la sua comunicazione abbia perso di incisività ed efficacia, soprattutto sui social mainstream».

8 dicembre 2022 (modifica il 10 dicembre 2022 | 09:24)

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